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........... Eranos Program 2017, Programma Eranos 2017

........... The program of the Eranos Foundation is made possible thank to the kind generosity of the following agencies:
...........Comune di Ascona, Ente turistico Lago Maggiore,Fetzer Institute; Pacifica Graduate Institute, Cantone Ticino.

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........Eranos-Jung Lectures (EJL) 2017:
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........ Who's afraid of interiority?/ Chi ha paura del'interiorità?
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........ - 10.02.17, EJL17-01, A. Prete (Siena). Il cielo nascosto. Figure dell'interiorità.
........ - 28.04.17, EJL17-02, A. Vitolo (Roma-Napoli). Dare spazio al tempo interiore.
........ - 12.05.17, EJL17-03, E. Trevi (Roma). Dall'interiortià all'intimità: storia di una catastrofe.
........ - 02.06.17, EJL17-04, G.O. Longo (Trieste). Esteriorità versus interiorità ....
........ - 10.11.17, EJL17-06, F. Merlini (Ascona-Lugano). Fuga dall'interiorità. ....
........- dd.mm.18, EJL17-05, G. Gambareale (Roma). Fra il troppo e il niente: ...?

  • Il ciclo di conferenze intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di sé stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

 

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........ The Eranos' School (ESC) 2017:
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.........- 01.04.17, .ESC17-01, (Eranos), G.P. Quaglino (Vivenzia, Torino), Dialogare con l'ombra
........ - 21.10.17, .ESC17-03, (Eranos), G.P. Quaglino (Torino), Semplificare: la nobile arte della sottrazione.
........ - 11.11.17, .ESC17-02, (Eranos, G. P. Quaglino (Vivenzia, Torino, Meglio introversi

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Eranos Tagung 2017
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DOVE VA IL MONDO? 
L'incerto futuro, tra saperi tradizionali e conoscenze scientifiche
WHERE IS THE WORLD GOING? T
he UIncertain Future, Between Tradizional Knowledge And Sciendific Thought
OU VA-T-IL LE MONDE?
Le futur uncertain, entre savoirs traditiolnnels et pensés scientifique.

Moscia, 07-09 September 2017
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Synopsis
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Gli ultimi incontri congressuali della Fondazione Eranos sono stati dedicati a due grandi temi che non hanno smesso di interrogare la riflessione alle varie latitudini: l'origine del male e l'origine del mondo. Su queste questioni "senza tempo", i convegni hanno proposto un dialogo tra due culture, quella umanistica e quella scientifica, cercando di metterne a fuoco le implicazioni, i presupposti, le prospettive, in un confronto aperto e intenzionato a superare i rispettivi steccati disciplinari. Con questo spirito, intendiamo proseguire anche per l'edizione 2017 della Tagung di Eranos, affrontando un tema non meno impegnativo: il mondo ha una fine? Che cosa ha da dirci la scienza a questo riguardo? Quali sono i modelli che parlano della fine del mondo? Quali tradizioni religiose si sono occupate di questa questione? Per quali ragioni, in alcuni momenti storici, il tema attira irresistibilmente su di sé l'interesse? In che misura ciò ha a che vedere anche con l'esperienza del declino di un certo ordinamento societario? La questione del destino del mondo sembra ravvivarsi in modo particolare, infatti, nei momenti di crisi, quando le cose non sembrano più funzionare secondo consuetudine e normalità. Quando la relazione con il contesto in cui viviamo non riesce a "darsi pace", a vacillare è il nostro stesso "posto nel mondo". In questa situazione, in cui il futuro perde la certezza, la domanda sul destino del mondo diventa ancora più urgente.


The recent Conferences organized by the Eranos Foundation were dedicated to two relevant themes&emdash;the origins of evil and the origins of the world - which stimulated reflections from several perspectives. On such timeless issues, the gatherings fostered a dialogue between two cultures- the humanistic one and the scientific one - and tried to focus the attention on their respective implications, premises, and point of views, in a discussion that was open to confrontation and that went beyond the respective disciplinary barriers. In the same spirit, the 2017 Eranos Conference will deal with another relevant topic: will the world come to an end? What can science tell us about this query? What are the models that speak about world's end? Which are the religious traditions that have dealt with this issue? Why does this problem attract people's interest in particular moments in history? Has perhaps this issue something to do with the experience of decline of a particular organization of society? The issue of world's destiny revives itself in fact in moments of crisis particularly - i.e., when things seem not normally and familiarly functioning. When our relationship with the context we live in is disturbed, our "place in the world" seems uncertain. In such a situation, when the future loses certainty, the inquiry about world's destiny becomes also more urgent.


Texte Français

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Introduction

Since 2011, the Eranos Foundation focussed part of its program to the series of evening conferences called Eranos-Jung Lecures and held at the Monte Verità.
The leading theme of the EJL for the year 2016 was Myths that speak of us For the coming year Eranos proposes to dedicate the EJ-lectures to the theme of Who is afraid of interiority?
The Eranos Tagung 2017 will be dedicated to the theme "Where Is the World Going" and will be opened to the public according to the capacity of the lecture hall in Moscia.
In 2017 we still shall offer several multi-day workshops under the title The School of Eranos . The program details and coordinates will be regularly displayed on this web site and communicated to our registered friends and followers.
The Eranos Foundation Council welcomes all the interessees to keep following our program and to join these various activities.

.Introduzione

Dal 2011 la nostra Fondazione ha incentrato il suo programma sulle cosiddette Eranos-Jung Lectures, conferenze serali al Monte Verità che hanno avuto un grande successo. Nel 2015 il tema conduttore delle EJL era Miti che parlano di noi. Per la serie di quest'anno Eranos propone di dedicare le EJL al tema Chi ha paura dell'interiorità?
La Eranos Tagung 2017 avrà invece come tema "Dove va il mondo?" e concederà accesso al pubblico interessato fino a completamento della capacità di accoglienza della sala conferenze di Moscia, perpetuando il simposio di sabato.

Anche nel 2017 continueremo l'offerta di workshops-soggiorno denominata La scuola di Eranos. I dettagli di tutte le componenti del programma saranno regolarmente aggiornati su questo WEB site e saranno comunicati al pubblico registrato sul nostro indirizzario.
La Fondazione invita tutti gli interessati a continuare a seguirci con fedeltà e ad aiutarci ad allargare la cerchia del nostro pubblico.


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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 01,
ANTONIO PRETE, "Il cielo nascosto. Figure dell'interiorità"
Conferenza, Monte Verità, venerdì 10.02.2017, 1830 h

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: venerdì, 10 febbraio 2017, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"Il Cielo Nascosto. Figure dell'Interiorità"
. PROF. ANTONIO PRETE, Università di Siena
- Chairman, Fabio Merlini
- Discussione
- Apéritif dinatoire
Cliccare qui per visualizzare/scaricare il flyer PDF

Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
L'interiorità, come si delinea da Agostino a Montaigne, da Petrarca a Proust, da Pascal a Leopardi fino alle scritture narrative e poetiche del Novecento, è il tempo-spazio di una conoscenza di sé che muove dall'interrogazione del mondo, dallo sguardo sul mondo, e ha nel "tu", nel riconoscimento dell'altro, la sua prima sorgente e il suo alimento. Si percorrerà il definir si di alcune figure dell'antico invito a conoscere se stessi e della cura di sé, così come prendono forma nella modernità. Tra queste, in particolare, il raccoglimento, osservato in rapporto alla scrittura narrativa e poetica, la riflessione sull'amore, considerata in rapporto all'esplorazione di sé, il nesso tra cosmografie interiori e cosmografie celesti, le varianti del monologo, la sfida dell'autoritratto nell'arte figurativa e il suo scacco dinanzi alla somiglianza.

Biografia e profilo del relatore
Antonio Prete
, scrittore, poeta, saggista, è professore emerito di Letterature Comparate all'Università di Siena. È stato visiting professor presso le università di Paris III, Montpellier, Salamanca, Harvard, Brown, Yale, tra le altre, e professeur invité al Collège de France nel 2006. Autore di opere tradotte in diverse lingue, tra i suoi saggi più noti ricordiamo Il pensiero poetante (1980), Prosodia della natura. Frammenti di una fisica poetica (1993), Finitudine e Infinito (1998), Il deserto e il fiore (2004) e I fiori di Baudelaire. L'infinito nelle strade (2007). Autore di indagini sulla rappresentazione letteraria del "sentimento", ha pubblicato Nostalgia (1992), Trattato della lontananza (2008), Compassione (2013) e Il cielo nascosto. Grammatica dell'interiorità (2016). Tra le sue opere di narrativa, L'imperfezione della luna (2000) e L'ordine animale delle cose (2008). Tra le raccolte di poesia, Menhir (2007) e Se la pietra fiorisce (2012). Si è inoltre occupato di traduzione (All'ombra dell'altra lingua, 2011) e ha pubblicato un quaderno di sue traduzioni poetiche (L'ospitalità della lingua, 1997 e 2014).

 

 

Immagini della serata

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PDF Program

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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 02,
ANTONIO VITOLO, "Dare spazio al tempo interiore"
Conferenza, Monte Verità, venerdì 28.04, 1830

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: venerdì, 28 aprile 2017, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"Dare spazio al tempo interiore"
. PROF. Antonio Vitolo, Roma, Napoli
- Chairmen, Riccardo Bernardini e S. Rusconi
- Discussione
- Apéritif dinatoire
Cliccare qui per visualizzare il flyer PDF

Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
La riflessione centrale dell'incontro muove dall'ipotesi della stretta contiguità tra mondo interno e mondo esterno. Attraverso esempi tratti dalla psicologia analitica, dalla letteratura, dalla mitologia, dalla storia dell'arte, dalla matematica, dalla storia delle religioni, dal cinema e dal teatro, ci si riferirà in particolare alla dinamica della paura/desiderio, proiezione/ introiezione, propria della cultura umana. Come l'interiorità, infatti, la paura appare insopprimibile. Tuttavia, a ben guardare, essa può guidare l'individuo e la comunità a riconoscere l'incanto, la profondità e la necessità della ricerca del senso: una dimensione trasformativa aperta tanto al passato quanto al futuro. Una risorsa aurea in un mondo incapace di reggere l'esperienza laica del sacro, oscillante tra nichilismo e fondamentalismo, estremi portatori di distruttività e autodistruttività. Preziosa, a tale riguardo, risulta la nozione di "sacrificio", che C.G. Jung introdusse nel 1912, con originale ideazione, nella teoria e nella clinica della Tiefenpsychologie

Biografia e profilo del relatore
Antonio Vitolo (
Caserta, 1945) è analista didatta, socio della Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) e socio ordinario della International Association for Analytical Psychology (IAAP) dal 1978. Per l'AIPA, è stato inoltre segretario del Consiglio Direttivo (1989-1991) e segretario del training (1992- 1995), prima di diventarne Presidente (2006-2010). Ha insegnato presso La Sapienza - Università di Roma (1990-2006) e la Seconda Università degli Studi di Napoli (1996&endash;2003). Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo Un esilio impossibile. Neumann tra Freud e Jung (1990), nel quale ha descritto il modello freudiano, junghiano e neumanniano sulla base di anticipazioni documentarie edite definitivamente nel 2015, "Polythéismes des rêves. Besoin de laïcité et de tolérance: Freud, Jung, Neumann", in Monothéismes et modernités (1996), e Le psicoterapie (1997). Ha inoltre curato Radici della cura laica (1997), Nascita, morte, trasformazione. Tra psicologia clinica e psicoterapia (2002) e Menti eminenti in sogno (2007). Dal 1977 al 1995, in collaborazione con Luigi Aurigemma, ha curato l'edizione italiana di alcune opere di C.G. Jung per Bollati Boringhieri. Ha inoltre tradotto dal tedesco all'italiano Il concetto di inconscio collettivo e Sul rinascere di Jung (Opere 9-1), La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell'inconscio (1980) e L'individuo, il Sé, la realtà (1980) di Erich Neumann e Psiche e materia di Marie- Louise von Franz (1992). Nel 2012 ha fondato la rivista Tempo d'analisi. Paradigmi junghiani comparati, della quale è Direttore. Vive a Roma e lavora ed esercita come supervisore a Roma e a Napoli.

Immagini della serata

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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 03,
EMANUELE TREVI, "Dall'interiorità all'intimità: storia di una catastrofe"
Conferenza, Monte Verità, venerdì 12.05, 1830

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: venerdì, 12 maggio 2017, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"Dall'interiorità all'intimità: storia di una catastrofe"
. Dr. Emanuele Trevi, scrittore e saggista.
- Chairman, Fabio Merlini
- Discussione
- Apéritif dinatoire
Cliccare qui per visualizzare il flyer PDF

Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
L'"intimità", nell'accezione che verrà presa in considerazione, definisce un legame fra due esseri umani definita da un contratto (in genere, matrimoniale) e da una durata nel tempo. Niente di più consueto, dal nostro punto di vista. Eppure, nella nostra tradizione di pensiero ellenico-giudaico-cristiana, il tema si affaccia a fatica, come se per molti secoli esso non rivestisse nessun interesse psicologico reale. L'istituto del matrimonio ispira un'enorme letteratura giuridica e morale, che però si riferisce a norme e modelli di comportamento che prescindono necessariamente dall'esperienza vissuta. A fronte di innumerevoli idee dell'interiorità, si può dire che fino al Romanticismo mancano descrizioni credibili dell'intimità, tanto è vero che Balzac, pubblicando nel 1829 la sua Fisiologia del matrimonio, afferma di trattare un argomento del tutto inedito. E non ha tutti i torti. Sollevare il velo sull'intimità equivale a una catastrofe, capace di svelare menzogne e compromessi sociali che non hanno nessun riscontro nella sensibilità individuale. Nasce così una sconvolgente letteratura "matrimoniale", che ha in Tolstoj e in Flaubert i suoi grandi padri fondatori. È a partire dalle inquietanti scoperte dei due maestri che le generazioni successive, tra mille censure e difficoltà soggettive, porteranno avanti un fondamentale lavoro di demistificazione.

Biografia e profilo del relatore
Emanuele Trevi
è nato a Roma nel 1964, dove ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze letterarie nel 1993. Ha lavorato a lungo come conduttore di programmi per Radio 3 e alla cronaca romana de la Repubblica. Attualmente scrive su il manifesto e sul Corriere della sera e fa parte del comitato di redazione di Nuovi argomenti. Tra i suoi saggi, ricordiamo Istruzioni per l'uso del lupo (1994, 2002 e 2012), Musica distante. Meditazioni sulle virtù (1997 e 2012), Qualcosa di scritto (2012) e Il viaggio iniziatico (2013). I suoi lavori di narrativa includono I cani del nulla. Una storia vera (2003), Senza verso. Un'estate a Roma (2004, 2005 e 2012), Il libro della gioia perpetua (2010) e, più recentemente, Il popolo di legno (2015). Tra i suoi libri di viaggio, segnaliamo L'onda del porto. Un sogno fatto in Asia (2005) e Ontani a Bali (con G. Silva, 2016). È inoltre autore di due libri intervista, Invasioni controllate (con M. Trevi, 2007) e Letteratura e libertà (con R. La Capria, 2002, 2007 e 2009), e di un libro per la scuola, Le storie della vita (con M. Lodoli, 2005). È inoltre autore del lavoro teatrale Karenina. Prove aperte di infelicità (con S. Bergamasco, 2014).

 

 

Immagini della serata

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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 04,
GIUSEPPE O. LONGO, "Esteriorità versus interiorità nell'epoca del post-umano"
Conferenza, Monte Verità, venerdì 02.06, 1830

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: venerdì, 02 giugno 2017, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"Esteriorità versus interiorità nell'epoca del post-umano"
. PROF. GIUSEPPE LONGO, Univ. Trieste
- Chairman, Fabio Merlini
- Discussione
- Apéritif dinatoire
Cliccare qui per visualizzare il flyer PDF

Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
Il post-umano si annuncia come uno stadio dell'evoluzione in cui gli umani si ibrideranno intimamente con le macchine o, addirittura, si trasformeranno in macchine. L'individualità potrà così disarticolarsi nelle sue modalità e funzioni: voci, corpi, pensieri, azioni potranno estendersi al di fuori della sfera della soggettività, dilatarsi, assembrarsi e proliferare, convertirsi e riprodursi. Il sogno del post-umano è, infatti, quello di oltrepassare i confini della dotazione biologica naturale, svincolarsi dalle imperfezioni e dalla mortalità dell'umano ereditata dalla storia biologica e psichica per librarsi nell'infinito virtuale, scomporsi in molteplici presenze a seconda delle particolari finalità e utilità, trasmettersi senza più vincoli, nell'ebbrezza della risoluzione immediata. Ma questo sogno dove ci può portare? Se non accettiamo l'umana fragilità - le sue contraddizioni, le sue ambivalenze, le sue storture, le sue brutture -, rischiamo infatti di costruire un mondo di entità certamente superintelligenti, ma anche prive di coscienza e, perciò, incapaci di dare un senso a sé e alla realtà.

Biografia e profilo del relatore
Giuseppe O. Longo
è Professore Emerito del Dipartimento di Ingegneria Elettrotecnica ed Elettronica dell'Università di Trieste, dove ha insegnato Teoria dell'Informazione, disciplina che ha contribuito a introdurre in Italia. Ha insegnato e svolto attività di ricerca in diverse università e istituzioni scientifiche in Europa, Stati Uniti e Asia. Attualmente i suoi interessi scientifici sono rivolti soprattutto all'epistemologia, all'intelligenza artificiale, alla roboetica e alle conseguenze sociali delle nuove tecnologie. Romanziere e drammaturgo, i suoi romanzi e racconti sono stati tradotti in inglese, francese e altre lingue. Ha tenuto corsi di scrittura creativa al Master di Comunicazione della Scienza della Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste ed è socio di vari istituti scientifici. Tra i suoi libri, ricordiamo Teoria dell'informazione (1980), Di alcune orme sopra la neve (1990 e 2007), L'acrobata (1994, tradotto in francese nel 1996, Premio "Laure Bataillon"), La gerarchia di Ackermann (1998, tradotto in francese nel 2004 e ripubblicato nel 2016), Il fuoco completo (2000), Avvisi ai naviganti (2001), Homo technologicus (2001), Il nuovo Golem. Come il computer cambia la nostra cultura (1998 e 2003), Il simbionte. Prove di umanità futura (2003), Il cervello nudo (2004), Trieste: ritratto con figure (2004), La camera dell'ascolto (2006), Il senso e la narrazione (2008), Il gesuita che disegnò la Cina. La vita e le opere di Martino Martini (2010), Il Ministro della muraglia. Racconti dall'abisso (2010), Squilli di fanfara lontana (2010), Homo immortalis. Una vita (quasi) infinita (con N. Bonifati, 2012), Bit Bang. La nascita della filosofia digitale (con A. Vaccaro, 2013), Alcibiade. Una suite per bassotto (2015) e Antidecalogo. Dieci racconti (2015).

 

Immagini della serata

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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 05,
CHIARA GAMBERALE, "Fra il troppo e il niente: è possibile incontrare davvero la nostra anima?"
Conferenza, rinviata a data da stabilire 2018

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: rinviata a data da stabilire 2018, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"ITitolo"
. PROF. xNOME xCOGNOME, xAffiliation
- Chairman, Fabio Merlini
- Discussione
- Apéritif dinatoire
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Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
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Biografia e profilo del relatore
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Immagini della serata

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Rassegna Eranos-Jung Lectures 2017, Evento 06,
FABIO MERLINI, "Fuga dall'interiorità. La distrazione come tentazione irresistibile"
Conferenza, Monte Verità, venerdì 10.11, 1830

Conferenza in Italiano

 


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Coordinate: venerdì, 10.11 2017, Monte Verità, 1830 Auditorio

Il ciclo di conferenze 2017 intende sviluppare l'ipotesi che l'interiorità non sia un qualcosa di dato, ma una disposizione all'ascolto di se stessi che presuppone una particolare "educazione dell'anima", alla quale ci ha predisposto la nostra tradizione e quella di altre culture. Ma cosa accade quando questa educazione viene meno? Quando l'interiorità viene tacitata dalla continua estroversione cui ci predispongono le forme contemporanee di comunicazione, educazione e consumo, che tipo di individuo si afferma?

Programma della serata:
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"Fuga dall'interiorità. La distrazione come tentazione irresistibile+"
. PROF. Fabio Merlini, IUFFP, Eranos
- Chairman, Sandro Rusconi
- Discussione
- Apéritif riche
Cliccare qui per visualizzare il flyer PDF

Alla fine della conferenza sarà offerto un aperitivo. L'ingresso è gratuito. È gradita l'iscrizione, via e-mail, a info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92

Introduzione
Interiorità e esteriorità sono due modi di vivere l'esperienza dello spazio e del tempo. La consonanza di mondo esterno e mondo interno è una garanzia di equilibrio: quando ciò accade intuiamo che qualcosa funziona nella nostra relazione con noi stessi, con gli altri, con le cose. Ma quando l'esteriorità richiede ossessivamente tutta l'attenzione? Quando in ragione di occupazioni, preoccupazioni, necessità, forme e mezzi di comunicazione siamo costantemente proiettati fuori di noi, verso obiettivi, compiti, acquisizioni che esteriorizzano unilateralmente la nostra intenzionalità, al punto da non riuscire nemmeno più a concepire l'esistenza di uno spazio e di un tempo dell'interiorità? Allora siamo nel regime della distrazione perenne. Una condizione in cui l'interiorità - quale orizzonte per una esperienza di sé che, come avrebbe detto Spinoza, sia anche coscienza di sé (condizione di ogni saggezza) - tende a evaporare. Ma perché la distrazione è una tentazione così irresistibile, tanto più oggi, sollecitati come siamo da gadget tecnologi ad altissimo tasso "estroflettente"

Biografia e profilo del relatore
Fabio Merlini,
filosofo, è Direttore Regionale dell'Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) di Lugano e Presidente della Fondazione Eranos di Ascona. Già privat-docent all'Università di Losanna, dove ha insegnato Filosofia della cultura (1988), presso il medesimo Ateneo è stato successivamente professore di Epistemologia delle scienze umane (1990-2002). Dal 2003 al 2011 è stato inoltre professore a contratto di Etica all'Università dell'Insubria (Varese). Dal 1996 al 2000 ha co-diretto il Groupe de Recherche sur l'Ontologie de l'Histoire presso gli Archivi Husserl dell'École Normale Supérieure di Parigi, i cui lavori - Après la fin de l'histoire (1998), Historicité et spatialité (2001) e Une histoire de l'avenir (2004) - sono stati pubblicati dall'editore Vrin. Tra i suoi libri, ricordiamo: La comunicazione interrotta. Etica e politica nel tempo della "rete" (2004); L'efficienza insignificante. Saggio sul disorientamento (2009, apparso successivamente in francese con il titolo L'époque de la performance insignifiante. Réflexions sur la vie désorientée, 2011); Schizotopies. Essai sur l'espace de la mobilisation (2013, pubblicato in italiano con il titolo Ubicumque. Saggio sul tempo e lo spazio della mobilitazione , 2015); L'architettura inefficiente (con L. Snozzi, 2014, edito in francese con il titolo L'architecture inefficiente , 2016); e Catastrofi dell'immediatezza (con S. Tagliagambe, 2016). Ha inoltre curato diversi volumi collettanei, tra cui Nuove tecnologie e nuove sensibilità. Comunicazione, identità, formazione (2005), Identità e alterità. Tredici esercizi di comprensione (con E. Boldrini, 2006) e Semi ad usum praesentis. Un incontro sul pensiero di Jean-Jacques Rousseau (2013). È inoltre co-autore del Cahier de l'Herne dedicato a Friedrich Nietzsche in occasione del centenario della morte (2000). Tra i suoi libri di poesia: Filo di perle. Poesie liriche in tre tempi (2015). Per l'editore Vrin di Parigi, è in uscita il saggio La triste esthétique. Essais sur les catastrophes de l'immédiateté , di prossima pubblicazione anche in italiano, per i tipi di Bollati Boringhieri.

 

Immagini della serata

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PDF Program

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TABELLA 07
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TABELLA08.
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Eranos Tagung 2017: Programma/Program
Dove Va il Mondo?.
Where is the World going?
Page still in construction
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September 07-09, Eranos Moscia,
Con traduzione simultanea dall'inglese e francese all'italiano 
Simultaneous translation from Italian or French to English will be provided

 


.page top Program 2017

Coordinates / coordinate:
September 07-09, Eranos Moscia (Open to registered / invited Public)

CLICK Here for Abstracts + Faculy / Programma con Abstracts e Faculty (PDF)

Iscrizione obbligatoria | Registration is required

Faculty list:
- Stephen Aizenstat (Pacifica Graduate Institute, Santa Barbara)
- Jaap Mansfeld (Universiteit Utrecht)
- Grazia Shögen Marchianò (Fondo Scritti Elémire Zolla)
- Guy Pelletier (Institut de Planétologie et Astrophysique de Grenoble)

Synopsis
Gli ultimi incontri congressuali della Fondazione Eranos sono stati dedicati a due grandi temi che non hanno smesso di interrogare la riflessione alle varie latitudini: l'origine del male e l'origine del mondo. Su queste questioni "senza tempo", i Convegni hanno proposto un dialogo tra due culture, quella umanistica e quella scientifica, cercando di metterne a fuoco le implicazioni, i presupposti, le prospettive, in un confronto aperto e intenzionato a superare i rispettivi steccati disciplinari. Con questo spirito, intendiamo proseguire anche per l'edizione 2017 della Tagung di Eranos, affrontando un tema non meno impegnativo: il mondo ha una fine? Che cosa ha da dirci la scienza a questo riguardo? Quali sono i modelli che parlano della fine del mondo? Quali tradizioni religiose si sono occupate di questa questione? Per quali ragioni, in alcuni momenti storici, il tema attira irresistibilmente su di sé l'interesse? In che misura ciò ha a che vedere anche con l'esperienza del declino di un certo ordinamento societario? La questione del destino del mondo sembra ravvivarsi in modo particolare, infatti, nei momenti di crisi, quando le cose non sembrano più funzionare secondo consuetudine e normalità. Quando la relazione con il contesto in cui viviamo non riesce a "darsi pace", a vacillare è il nostro stesso "posto nel mondo". In questa situazione, in cui il futuro perde la certezza, la domanda sul destino del mondo diventa ancora più urgente.

The recent Conferences organized by the Eranos Foundation were dedicated to the origins of evil and the origins of the world - two great topics that have never ceased to stimulate reflections from several perspectives. These are the 'timeless' issues about which these Conferences fostered a dialogue, one that involved two cultures - he humanistic and the scientific. This was an attempt to focus attention on the implications, premises, and point of views of these cultures within the context of an open exchange meant to go beyond disciplinary barriers. For the 2017 Eranos Conference, we would like to take up a topic in the same vein, one that is just as challenging: Will the world come to an end? What can science tell us about this? What are the models that talk about the end of the world? What religious traditions have dealt with this issue? Why does this question attract people's interest at particular moments in history? How much does this have to do with the decline of a certain social order? The question of the destiny of the world seems to come up again in a particular way in times of crisis when things no longer seem to be working as they normally do. It comes up when our relationship with the world we are living in does not manage to 'let us be,' when our very 'place in the world' is what is wavering. In this predicament, when the future loses its certainty, this question about the destiny of the world becomes more and more urgent.

Les dernières rencontres de la Fondation Eranos ont été dédiées à deux grands thèmes qui n'arrêtent pas d'interroger la pensée aux différentes latitudes : l'origine du mal et l'origine du monde. Autour de ces questions éternelles, les rencontres de 2015 et 2016 ce sont engagées dans un dialogue entre la culture humanistique et la culture scientifique, tout en essayant d'en saisir les implications et les présupposés dans une confrontation ouverte entre disciplines. Avec ce même esprit, l'édition 2017 abordera un thème non moins difficile : le monde a-t-il un terme ? Quel est le regard de la science à cet égard ? Quels sont les modèles qui parlent de la fin du monde ? Quels sont le traditions religieuses qui se sont occupés de cette question et pour quelles raisons dans certains moments historiques la thématique devienne-t-elle plus pressante ? Dans quelle mesure tout cela concerne aussi l'expérience du déclin d'une certaine configuration sociétale ? La question de la fin du monde semble se poser d'une façon singulière dans les périodes de crise, lorsque les choses ne semblent plus fonctionner comme avant. Là où la relation avec le contexte perde son évidence, à basculer c'est notre propre position dans le monde. Dans cette situation, où le future même devient incertain, la question sur le destin du monde ce fait encore plus urgente.

Iscrizioni
Il Convegno è a numero chiuso. Per questa ragione, l'iscrizione è obbligatoria.:
info@eranosfoundation.org, o telefonicamente, al numero +41 (0)91 792 20 92
La quota di partecipazione è di CHF 50.- per l'intero Convegno e di CHF 25.- per le singole giornate.

Trasporto.
A Eranos non vi sono parcheggi per automobili. È possibile raggiungere Eranos con bus (n. 316) o il taxi da Ascona (
Pranzi.
Per chi lo desideri, vi è la possibilità di pranzare a Eranos nei giorni di venerdì e sabato. L'iscrizione al pranzo è, in tal caso, obbligatoria e da effettuarsi anticipatamente La quota di adesione è di CHF 30.- per ogni singolo pranzo.
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Traduzione.
È prevista una traduzione simultanea dall'inglese e francese all'italiano

Registration
Please note that the Conference has limited places. For this reason, advanced registration is required:
info@eranosfoundation.org, or by phone at +41 (0) 91 792 20 92
The registration fee is CHF 50.- for the entire Conference and CHF 25.- for single sessions.

Transport.
Please, note that there are no parking places at Eranos. You may reach Eranos from Ascona by bus (no. 316) or by taxi cab.

Lunches.
Those who are interested may have lunch at Eranos on Friday and Saturday. Advance registration to the lunches is required; the registration fee is CHF 30.- per day.
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Translation.
A simultaneous translation from Italian into English will be provided.

 

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Program / Programma
con traduzione simultanea // with simultaneous translation ST

Mercoledì 06 settembre / Wednesday , September 6th

10.00-18.00 Eranos Moscia
.....................Arrivals and Welcome

19.30-22.30 Hotel Castello Seeschloss Ascona
.....................Aperitif and Welcome Dinner

Giovedì, 07 settembre / Thursday, September 7th

12.30-14.00 Casa Gabriella:
....................Pranzo / Lunch (speakers only)

14.00-14.30 Fabio Merlini (Eranos):
....................Apertura del Convegno / Opening of the Conference
....................ST from Italian into English and Italian.

14.30-15.30 Guy Pelletier
....................(Inst.de Planétologie et Astrophysique de Grenoble):
....................- Les incessantes successions de création et de destruction
....................des structures cosmiques et élémentaires
....................- The Unceasing Sequences of Creation and Destruction
....................of Cosmic and Elementary Structures'
.................... (prima parte / first part / première part)
.................... (ST from French into English)

Guy Pelletier (Institut de Planétologie et Astrophysique de Grenoble, France)

15.30-16.00 Pausa caffè / Coffee break

16.00-17.00 Guy Pelletier (Part II)

17.00-17.30 Discussione / Discussion

19.30-20.30 Casa Gabriella: Cena / Dinner (speakers only)

 

Venerdì, 08 settembre / Friday, September 8th

9.30-10.30 Jaap Mansfeld (Univ. Utrecht):
..................- The End of the World in Ancient Philosophy'
..................- La fine del mondo nella filosofia antica
...................(ST from English into Italian. Part I)

10.30-11.00 Pausa caffè / Coffee break

11.00-12.00 Jaap Mansfeld (Part II)
12.00-12:30 Discussione / Discussion

13.00-14.30 Pausa pranzo / Lunch break

14.30-15.30 Grazia Schögen Marchianò
.................... (Fondo Scritti Elémire Zolla, Montepulciano):
....................- Dal Bodhisattva al Golem e oltre: percorsi del
....................cammino umano a perdita d'occhio.
....................- From Bodhisattva to Golem and Beyond:
....................Courses of Man's Path with No End in Sight.
.................... (prima parte / first part / première part)
.................... (ST from Italian into English)

15.30-16.00 Pausa caffè / Coffee break

16.00-17.00 Grazia Schögen Marchianò (Part II)
17.00-17.30 Discussione / Discussion

 19.30-20.30 Casa Gabriella: Cena / Dinner (speakers only)

Sabato, 09 settembre / Saturday, September 9th

9.30-10.30 Stephen Aizenstat
...................(Pacifica Graduate Institute, S. Barbara, CA USA):
...................- Mixed Realities: The Fate of the Dream
................... in the Future of a Cyber World'
.................. - Le realtà miste: il destino del sogno
................... nel futuro di un cibermondo
....................(ST n from English into Italian. Part I)

10.30-11.00 Pausa caffè / Coffee break

11.00-12.00 Stephen Aizenstat (Part II)
12.00-12:30 Discussione / Discussion

13.00-14.30 Pausa pranzo / Lunch break

 

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Profiles of Faculty and Abstracts

Relatori e Abstract / Lecturers and Abstracts / Conférenciers et résumés

 

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- Les incessantes successions de création et de destruction des structures cosmiques et élémentaires

- The Unceasing Sequences of Creation and Destruction of Cosmic and Elementary Structures

Guy Pelletier

The formation, development, and destruction of cosmic structures are fairly well known and quantified by astrophysicists. As for the universe itself, the recent progress brought important clues in the understanding of its formation and development. The conditions that preside to its formation determine some important constraints on its fate, as well as some uncertainty introduced by the so-called 'dark energy,' which is the main driving energy of its expansion, but whose nature is still unknown. The advent of matter and its disappearance occur through an intriguing quantum process that we will examine. From the point of view of causality, some fundamental processes evoked in the first part of the presentation are very challenging. The essential causal relations look impossible to the common sense and quantum physics opens a new vision about causality. An important concept has been introduced to solve these problems, namely the 'quantum vacuum.' It is quite interesting to see its role in the understanding of microphysics processes. An important aspect of these games is that any production implies a necessary destruction. Many funders of quantum field theory proposed some proximity with the Buddhist philosophy of 'emptiness.' We will discuss this point and invite to not be trapped by the words.

Guy Pelletier, Professor Emeritus of the University of Grenoble (France), is an astrophysicist, founder (1991) and leader (until 2005) of the group of high energy astrophysics of the Laboratoire d'Astrophysique de Grenoble. He was the Founder and holder of the Professorship of Theoretical Astrophysics at the Institut Universitaire de France (IUF) from 1995 to 2005. He was in charge of lectures at École normale supérieure de Lyon (ENS Lyon) from 1991 to 1999. He is the founder and leader of the doctoral education in Astrophysics for Rhône-Alpes region in France, with also some collaboration with Geneva Observatory from 1991 to 1999. His main research activities were devoted to the theoretical studies of the environment of black holes, the paradoxical formation of powerful jets in those environments, responsible for the most energetic events of the Universe, and the various generations of very high-energy particles from these ejections. These high-energy astrophysics events motivated the opening of research activities, gathering astrophysicists and particle physicists, called 'astroparticle physics,' that led to the construction of new types of astronomical instruments, using particles as information transmitters, instead of the telescopes using light.

 

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- The End of the World in Ancient Philosophy

- La fine del mondo nella filosofia antica

Jaap Mansfeld

In the ancient Greek environment, the idea of the end of the world is not traditional but a philosophical invention. By and large, Greek philosophical cosmology is optimistic. Such less positive views as can be found are, as a rule, against the current or only introduced for the sake of an argument. The end of the world is viewed as the necessary outcome of a physical process, or accepted because what has a beginning must have an end. On the other hand, Plato and Aristotle argue that the world is everlasting, the Stoics and others that it is periodically destroyed and reborn. Aristotle's arguments were attacked by Christian and defended by Neoplatonist thinkers. Evidence of a preoccupation with the end of the world in the context of a crisis, or the decline of a certain social order, is scarce, but we can cite the words of two poets writing in Latin, the Epicurean Lucretius and the Stoicizing Lucan.

Jaap Mansfeld (1936, Utrecht, The Netherlands) served as Professor of Ancient and Medieval Philosophy at the University of Utrecht from 1973 to 2000. He is a Fellow of the Royal Dutch Academy and of the Academia Europaea. He is co-editor of The Cambridge History of Hellenistic Philosophy (1999). Among his main publications, we list here The Pseudo-Hippocratic Tract PERI HEBDOMADON Ch. 1-11 and Greek Philosophy (1971), Studies in the Historiography of Greek Philosophy (1990), Doxography and dialectic: the Sitz im Leben of the Placita, in ANRW II (36.4, 1990), Prolegomena: Questions to be Settled before the Interpretation of an Author, or a Text (1994); Aëtiana: The Method and Intellectual Context of a Doxographer, Vols. I&endash;III (with D. T. Runia, 1997&endash;2010); the revised edition of Die Vorsokratiker (2011, now with O. Primavesi for the Empedocles chapter); and Melissus between Samos and Elea (edited by M. Pulpito, 2016).

 

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- Dal bodhisattva al Golem e oltre: percorsi del cammino umano a perdita d'occhio.

- From Bodhisattva to Golem and Beyond: Courses of Man's Path with No End in Sight

Grazia Shögen Marchianò

The question posed in this Tagung: "Where is the world heading?," produces in the philosopher's mind sparks of a disturbing short-circuit as soon as two emblematic figures in the history of man's path, respectively, the bodhisattva and the Golem, are examined in their archetypal depth and compared looking ahead at the future coming upon us. If the ancient figure of the bodhisattva incarnates the goal of man's spiritual liberation through the stages of a path of awakening, in Buddhist terms, or of redemption and salvation for Christians, on the other hand the figure of the Golem in the Jewish esoteric tradition embodies the project, in some sense threatening, to build an artificial being with the distinction of having unlimited powers. It is disquieting to ascertain that what had appeared the titanic dream of certain occult practitioners of alchemy has today become reality in the bioengineering and robotics laboratories, with scientists engaged in building androids whose smart performance promises not only to border on but even to exceed human intelligence, forced to submit to the elite of new artificial gods in a future at our very doors. If this prediction should prove founded, as maintained by Yuval Noah Harari in his latest, much-discussed book, Homo Deus: A Brief History of Tomorrow (2017), the pristine ideas of 'liberation' and 'salvation' will have to be radically redefined, as should the concept of human 'nature' in relation to the sphere of the 'supernatural' of ancient memory and that of an artificial nature prevailing in the third millennium as smart androids are coming to transmute the rules of life on earth and, in the near future on other planets.

 

Grazia Shögen Marchianò is a specialist in East-West aesthetic, philosophic, religious studies, and spiritual anthropology. Former Professor of Comparative Aesthetics and History and Civilizations of Eastern Asia at the University of Siena-Arezzo (Italy) and Doctor honoris causa at the Open University, Edinburgh, she is author and editor of several scholarly books, as well as a large number of essays, conference papers, and articles in Italian and English on the Eurasian spiritual heritage, esoteric Buddhism, and transcultural aesthetics. She is editor and interpreter of Elémire Zolla's Collected Works with Marsilio publisher (Venice), and presently committed to explore the varieties and/or the eclipse of spiritual experience under the severe impact of the artificial intelligence and robotics in their capacity to alter perhaps irreversibly the human inner and outer landscape.

 

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- Mixed Realities: The Fate of the Dream in the Future of a Cyber World'

- Le realtà miste: il destino del sogno nel futuro di un cibermondo

Stephen Aizenstat

We live in a world dependent on the digital code of algorithms. Highly complex systems of cyber technology are replacing human imagination and expression, once rooted in the organicity of the Anima Mundi, the soul of the world. Advanced machines, cyborgs, have attained high level capabilities of consciousness (e.g., intelligence, attention, autonomy, and intention). At lightning speed, the future of human experience will be located in a matrix of virtual, augmented, and mixed realties. The fate of the dream, originating in the mystery of psyche, is challenged by the take-over of the programmer's digital code. In this talk, I will explore the dynamic tension between the innate intelligence of the living dream, rooted in the 'Mundus Imaginalis,' and the artificial intelligence of the cyber image, located in the vast 'Network of Technology.' Working with particular approaches from Dream Tending as well as actual tools of computer technology, I will invite participants to 'see-through' into the future of life on our planet and, too, the fate of the dream. In a world increasingly dominated by the influence of machines, where is the peril and where is the promise?

 

Stephen Aizenstat, ph.d. in Clinical Psychology, is the Chancellor and Founding President of the Pacifica Graduate Institute (Santa Barbara, California, usa). He lectures and consults internationally, particularly with global corporations, and is affiliated with the Earth Charter international project through the United Nations. Aizenstat's book, Dream Tending (2009), describes applications of dreamwork in relation to health and healing, nightmares, the World's Dream, relationships, and the creative process. His methodologies extend traditional dream work to the vision of an animated world, where living images in dream are experienced as embodied and originating in the psyche of Nature as well as that of persons. His recent publications include Imagination & Medicine. The Future of Healing in an Age of Neuroscience (co-edited with Robert Bosnak, 2009), 'Dream Tending and Tending the World,' in Ecotherapy. Healing with Nature in Mind (2009), 'Soul-Centered Education: An Interview with Stephen Aizenstat,' in Reimagining Education. Essays on Reviving the Soul of Learning (with Nancy Treadway Galindo, 2009), 'Fragility of the World's Dream,' in Eranos Yearbook 70 (2009&endash;2010&endash;2011), and 'The Dangers and Opportunity of Cyberspace: A New Vision of Global Dreaming,' in Eranos Yearbook 71 (2012). His major work, Dream Tending, recently appeared also in Italian by Moretti&Vitali as Vegliare il sogno. Teoria e pratica del Dream Tending (2013).

 

 

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 Selected pictures

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SPECIAL EVENT:

September 08th, Moscia: event: "guardare il mondo attraverso gli occhiali della pace"

Thanks to the Boga Foundation (www.thebogafoundation.org) , in the evening of September 8th the original spectacles of Ghandi were made available to be worn by the speakers end the other present people.

The following pictures document the very emotional event and the pictures of people that volunteered to wear the historical and symbolocal spectacle.s.

The Eranos Foundation is immensely grateful to the Boga Foundation for this opportunity to participate to their initiative in favours of spreading the sentiment and engagement for genuine and durable peace in the World.

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PRESS & MEDIA REACTIONS

Una sorprendente quanto gradita recensione sulla Tagung 2017 è apparsa su "Il Secolo XIX "del 18 settembre con menzione in prima pagina e un ampio servizio a pagina 11.

LINK PDF prima pagina De "Il secolo XIX" DEL 18 SETTEMBRE 2017

LINK PDF servizio a pagina 11

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PDF Flyer

Faculty + Abstracts

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Rassegna Eranos school 2017: Evento 01
GIAN PIERO QUAGLINO, "Dialogare con l'Ombra",
Workshop,
Eranos, 01.04.2017, 09:00 - 18:00

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.page top Program 2017

Coordinate: Sabato 01 aprile 2017, 09:00,-18:00 Casa Eranos, Moscia

Programma:
- G. P. Quaglino (Vivenzia, Torino): Dialogare con l'Ombra

Clicca qui per visualizzare la locandina

Iscrizione.
Il costo di iscrizione al seminario è di CHF 80.&endash;
Il seminario è a numero chiuso, riservato a un numero massimo di 40 partecipanti; l'iscrizione è pertanto obbligatoria (da effettuarsi non oltre il 25 marzo 2017).
via e-mail, a 
info@eranosfoundation.org, o
telefonicamente, al numero +41 (0) 91 792 20 92.

Pranzo. Per chi lo desiderasse, è prevista la possibilità di un pranzo in loco, esclusivamente previa prenotazione, a un costo di CHF 25.&endash;

Trasporto. Vi ricordiamo che a Casa Eranos non vi sono posteggi. Per chi lo desideri, vi è la possibilità di raggiungere Eranos con il bus (316) da Ascona.

ATTENZIONE (per persone con disabilità motorie):
la configurazione particolarmente scoscesa ed i vicoli stretti della proprietà Eranos a Moscia non permettono un accesso facilitato alle persone con handicap di mobilità. Chi si trovasse in tale situazione è pregato gentilmente di contattare la Fondazione (vedi sopra) prima di pianificare una propria presenza ad un evento Eranos a Moscia.

Introduzione
Viviamo tra luci e ombre. A ben vedere, più ombre che luci. Da quelle delle profondità dell'universo a quelle delle oscurità del nostro mondo interiore. Come è stato detto, "abbiamo un corpo il quale, come ogni corpo, getta inevitabilmente un'ombra". Dall'ombra non possiamo dunque prescindere. Resta il fatto che l'esperienza dell'ombra, da sempre, porta con sé inquietudine e turbamento. Ce lo ha raccontato il mito, per primo. Poi la fiaba, il romanzo, il teatro, la poesia. E, infine, il cinema. L'ombra non ci rassicura mai. Temiamo tutto ciò che può nascondere. Sappiamo sin troppo bene che mettere la nostra vita al riparo dall'ombra non è che una delle tante illusioni. Anche perché l'ombra è multiforme, non solo difficilmente afferrabile. Ha mille volti differenti e mille diverse sfumature. Così, ogni volta in cui assistiamo al "calare delle ombre", fuori di noi o dentro di noi, sappiamo altrettanto bene che non sarà possibile sottrarsi o resistere più che tanto. Che quello che ci tocca è attraversare l'ombra, incamminarci lungo quel sentiero obbligato, passo dopo passo. Ogni volta una prova, in qualche modo un esame, forse anche un destino. Comunque, un compito dall'esito incerto, mai scontato. Per il quale tuttavia, anche questo sappiamo, si può essere più o meno preparati. Proviamo, allora, a inoltrarci nel mondo dell'ombra, anzi, delle ombre. Proviamo a esplorare il "lato oscuro", a fare luce. Chiediamoci: è proprio vero che l'ombra è sempre contro di noi o potrebbe esserci meno nemica di quanto immaginiamo e crediamo? È proprio vero che è sempre e solo un ostacolo sul nostro cammino o potrebbe rivelarsi, imprevedibilmente, un aiuto? È possibile fare "buon uso" dell'ombra? È possibile addomesticarla, renderla inoffensiva? Ha qualcosa da insegnarci l'ombra? E, infine, si può "far tesoro" dell'ombra non solo per sé, ma anche per gli altri? Si può, e come, prendersi cura delle ombre degli altri? Cerchiamo risposte a queste domande perché, come è stato anche detto, "nulla si guadagna a perdere di vista la propria ombra".

Programma
09.00-09.15 Registrazione dei partecipanti
09.15-10.45 Prima parte
10.45-11.15 Pausa caffè
11.15-13.00 Seconda parte
13.00-14.30 Pausa pranzo
14.30-16.00 Terza parte
16.00-16.30 Pausa caffè
16.30-17.30 Quarta parte
17.30-18.00 Riflessioni conclusive

Note sul relatore:
Gian Piero Quaglino, 
ordinario di Psicologia Sociale, Psicologia Dinamica e Psicologia della Formazione, ha insegnato per oltre trent'anni all'Università degli Studi di Torino (1977-2010). Presso il medesimo Ateneo, è stato Direttore del Dipartimento di Psicologia, Presidente del Corso di Laurea in Psicologia (1993-1997), Direttore della Scuola di specializzazione in Psicologia della salute (2002-2005) e Preside della Facoltà di Psicologia (2003-2008). È stato inoltre Presidente del Consorzio Interuniversitario per la Formazione (CO.IN.FO., 1994-1999). Nel 2011 ha fondato Vivenzia, scuola di formazione dedicata alla "coltivazione di sé". Insegna attualmente Analisi e interpretazione del sogno presso l'Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma (IPAP) di Ivrea, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia che ha contribuito a fondare. Sui temi della formazione ha pubblicato, tra l'altro, Fare formazione (1985 e 2005), Autoformazione (2004), La scuola della vita. Manifesto della Terza Formazione (2011), cinque volumi di Scritti di formazione (1999-2010) e Formazione. I metodi (2014). Studioso del pensiero junghiano, ha inoltre pubblicato, con Augusto Romano, A spasso con Jung (2005), A colazione da Jung (2006) e Nel giardino di Jung (2010) e, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952 (2007). Di Jung ha inoltre curato, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, I miti solari e Opicino de Canistris. Appunti del Seminario tenuto a Eranos nel 1943 (2014). Tra i suoi lavori più recenti, Sul buon uso del silenzio (2015) e Meglio un cane (2015).

Immagini

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PDF Program

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Rassegna Eranos school 2017: Evento 02
GIAN PIERO QUAGLINO, "Meglio introversi",
Workshop,
Eranos, 11 novembre 2017, 0900 - 1800

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Coordinate: 11.11.2017, 0900,- 1800 Casa Eranos, Moscia

Programma:
- G. P. Quaglino (Vivenzia, Torino): Meglio introversi

Clicca qui per visualizzare la locandina

Iscrizione.
Il costo di iscrizione al seminario è di CHF 80.-
Il seminario è a numero chiuso, riservato a un numero massimo di 40 partecipanti. L'iscrizione, obbligatoria, è da effettuarsi non oltre mercoledì 8 novembre.
via e-mail, a 
info@eranosfoundation.org, o
telefonicamente, al numero +41 (0) 91 792 20 92.

Pranzo. Per chi lo desiderasse, è prevista la possibilità di un pranzo in loco, esclusivamente previa prenotazione, a un costo di CHF 25.&endash;

Trasporto. Vi ricordiamo che a Casa Eranos non vi sono posteggi. Per chi lo desideri, vi è la possibilità di raggiungere Eranos con il bus (316) da Ascona.

ATTENZIONE (per persone con disabilità motorie):
la configurazione particolarmente scoscesa ed i vicoli stretti della proprietà Eranos a Moscia non permettono un accesso facilitato alle persone con handicap di mobilità. Chi si trovasse in tale situazione è pregato gentilmente di contattare la Fondazione (vedi sopra) prima di pianificare una propria presenza ad un evento Eranos a Moscia.

Introduzione
I seminari della Scuola di Eranos propongono giornate di studio e riflessione intorno ai temi più importanti, alle questioni cruciali che costellano la vita adulta e, più in generale, il "corso" della vita. Temi e questioni che riguardano le relazioni con gli altri, ma anzitutto la relazione con noi stessi. La finalità che accomuna i seminari è offrire momenti di incontro che siano occasione per suscitare pensieri e sguardi nuovi capaci di orientare, rianimare e promuovere la "coltivazione di sé".

Che cos'è l'introversione? Un segno del carattere? Un tratto della personalità? Uno stile di coscienza? Un "tipo" psicologico? Un orientamento al mondo? Naturalmente l'introversione è anche tutto questo, perché così è stata definita in parole e concetti in ambito psicologico e in particolare, come si sa, nel quadro della psicologia analitica junghiana. Ma al di là di questo, e più semplicemente, l'introversione non è altro che un voltarsi verso di sé, un ripiegamento e rivolgimento al tempo stesso. Da un lato ripiegarsi come riflessione su di se (in se e per sé), dall'altro rivolgersi come indirizzare il dialogo a sé (tra sé e sé). Possiamo così ritrovare riassunti nell'introversione quegli atti e quei modi di osservazione, ascolto e interrogazione del mondo interiore che sono la via maestra di ciò a cui si allude oggi quando si parla, variamente, di ricerca o di conoscenza o di cura di sé. Qual è la "forma esemplare" della via maestra dell'introversione? Osservazione, ascolto e interrogazione del mondo interiore hanno sicuramente nel fare poetico l'itinerario migliore. È l'"introverso" della poesia il campo potenzialmente più ricco di opportunità per affinare quelle capacità di immedesimazione e rispecchiamento che sono essenziali alla coltivazione di sé. È solo nel porsi in relazione con il materiale poetico, in primo luogo da lettori o interpreti, che si può mettere alla prova la nostra capacità di entrare in dialogo con quella dimensione di segretezza, di enigma e di mistero che abita il mondo interiore.

Programma
09.00-09.15 Registrazione dei partecipanti
09.15-10.45 Prima parte
10.45-11.15 Pausa caffè
11.15-13.00 Seconda parte
13.00-14.30 Pausa pranzo
14.30-16.00 Terza parte
16.00-16.30 Pausa caffè
16.30-17.30 Quarta parte
17.30-18.00 Riflessioni conclusive

Note sul relatore:
Gian Piero Quaglino, 
ordinario di Psicologia Sociale, Psicologia Dinamica e Psicologia della Formazione, ha insegnato per oltre trent'anni all'Università degli Studi di Torino (1977-2010). Presso il medesimo Ateneo, è stato Direttore del Dipartimento di Psicologia, Presidente del Corso di Laurea in Psicologia (1993-1997), Direttore della Scuola di specializzazione in Psicologia della salute (2002-2005) e Preside della Facoltà di Psicologia (2003-2008). È stato inoltre Presidente del Consorzio Interuniversitario per la Formazione (CO.IN.FO., 1994-1999). Nel 2011 ha fondato Vivenzia, scuola di formazione dedicata alla "coltivazione di sé". Insegna attualmente Analisi e interpretazione del sogno presso l'Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma (IPAP) di Ivrea, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia che ha contribuito a fondare. Sui temi della formazione ha pubblicato, tra l'altro, Fare formazione (1985 e 2005), Autoformazione (2004), La scuola della vita. Manifesto della Terza Formazione (2011), cinque volumi di Scritti di formazione (1999-2010) e Formazione. I metodi (2014). Studioso del pensiero junghiano, ha inoltre pubblicato, con Augusto Romano, A spasso con Jung (2005), A colazione da Jung (2006) e Nel giardino di Jung (2010) e, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952 (2007). Di Jung ha inoltre curato, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, I miti solari e Opicino de Canistris. Appunti del Seminario tenuto a Eranos nel 1943 (2014). Tra i suoi lavori più recenti, Sul buon uso del silenzio (2015) e Meglio un cane (2015).

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Rassegna Eranos school 2017: Evento 03
GIAN PIERO QUAGLINO, "Semplificare: la nobile arte della sottrazione",
Workshop,
Eranos, 21.10.2017, 09:00 - 18:00

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Coordinate: sabato 21 ottobre 2017, 09:00-18:00 Casa Eranos, Moscia

Programma:
- G. P. Quaglino (Vivenzia, Torino): Semplificare: la nobile arte della sottrazione.

Clicca qui per visualizzare la locandina

Iscrizione.
Il costo di iscrizione al seminario è di CHF 80.&endash;
Il seminario è a numero chiuso, riservato a un numero massimo di 40 partecipanti; l'iscrizione è pertanto obbligatoria (da effettuarsi non oltre mercoledì 18 ottobre).
via e-mail, a 
info@eranosfoundation.org,
telefonicamente, al numero +41 (0) 91 792 20 92.
Il seminario avrà luogo con un minimo di 20 partecipanti.

Pranzo. Per chi lo desiderasse, è prevista la possibilità di un pranzo in loco, esclusivamente previa prenotazione, a un costo di CHF 25.&endash;

Trasporto. Vi ricordiamo che a Casa Eranos non vi sono posteggi. Per chi lo desideri, vi è la possibilità di raggiungere Eranos con il bus (316) da Ascona.

ATTENZIONE (per persone con disabilità motorie):
la configurazione particolarmente scoscesa ed i vicoli stretti della proprietà Eranos a Moscia non permettono un accesso facilitato alle persone con handicap di mobilità. Chi si trovasse in tale situazione è pregato gentilmente di contattare la Fondazione (vedi sopra) prima di pianificare una propria presenza ad un evento Eranos a Moscia.

Introduzione
La semplicità è sinonimo di molte cose: ad esempio, di facilità, di chiarezza, di linearità e di essenzialità. La semplicità è anche sinonimo di naturalezza e spontaneità, di schiettezza e sincerità. La semplicità è un modo di pensare e di fare, ma anche, e sempre di più di questi tempi, un modo di essere e di vivere, un mondo di valori di sobrietà e frugalità, un'etica dell'autenticità e della verità. E infine, pensando al contesto delle organizzazioni di lavoro, la semplicità sembra diventata un obiettivo obbligato quando ci si confronta con la necessità di ottimizzare e razionalizzare le risorse, di snellire e sburocratizzare i processi. Per quanto importante sia la semplicità, una cosa comunque è certa: la semplicità non è affatto semplice. Non basta il buon senso, non è "un sapere minimo". La semplicità non è un punto di partenza. Piuttosto, è un punto di arrivo, un "sapere ultimo" che si può ottenere solo sviluppando una piena padronanza del suo opposto: cioè di quello che indichiamo come complessità. Senza padronanza della complessità la semplicità nell'analisi dei problemi, nella definizione di soluzioni, nella presa di decisioni, nella ricerca del cambiamento non si risolve in altro che in semplicismo. E con il semplicismo anziché semplificare non si produce che altra complessità. Guardiamo dunque alla semplicità come a una vera e propria disciplina, come a una specifica competenza, che riassume in sé molte e diverse capacità: non solo la capacità di analisi, ad esempio, ma soprattutto quella di sintesi, non tanto la capacità di chiarire i molteplici nessi di causa ed effetto, ma anzitutto quella di cogliere l'essenziale. "Pensare semplice" significa essere capaci di condensare e riassumere, ma anche di immaginare e anticipare. Il pensiero semplice è un pensiero che non solo lascia intendere, ma che aiuta a intravedere. Semplicità è immediatezza, lucidità, visione. E comunque la semplicità non si esegue: è un fatto di creatività.

Programma
09.15-09.30 Registrazione dei partecipanti
09.30-11.00 Prima parte
11.00-11.30 Pausa caffè
11.30-13.00 Seconda parte
13.00-14.30 Pausa pranzo
14.30-16.00 Terza parte
16.00-16.30 Pausa caffè
16.30-17.30 Quarta parte
17.30-18.00 Riflessioni conclusive

Note sul relatore:
Gian Piero Quaglino, 
ordinario di Psicologia Sociale, Psicologia Dinamica e Psicologia della Formazione, ha insegnato per oltre trent'anni all'Università degli Studi di Torino (1977-2010). Presso il medesimo Ateneo, è stato Direttore del Dipartimento di Psicologia, Presidente del Corso di Laurea in Psicologia (1993-1997), Direttore della Scuola di specializzazione in Psicologia della salute (2002-2005) e Preside della Facoltà di Psicologia (2003-2008). È stato inoltre Presidente del Consorzio Interuniversitario per la Formazione (CO.IN.FO., 1994-1999). Nel 2011 ha fondato Vivenzia, scuola di formazione dedicata alla "coltivazione di sé". Insegna attualmente Analisi e interpretazione del sogno presso l'Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma (IPAP) di Ivrea, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia che ha contribuito a fondare. Sui temi della formazione ha pubblicato, tra l'altro, Fare formazione (1985 e 2005), Autoformazione (2004), La scuola della vita. Manifesto della Terza Formazione (2011), cinque volumi di Scritti di formazione (1999-2010) e Formazione. I metodi (2014). Studioso del pensiero junghiano, ha inoltre pubblicato, con Augusto Romano, A spasso con Jung (2005), A colazione da Jung (2006) e Nel giardino di Jung (2010) e, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952 (2007). Di Jung ha inoltre curato, con Riccardo Bernardini e Augusto Romano, I miti solari e Opicino de Canistris. Appunti del Seminario tenuto a Eranos nel 1943 (2014). Tra i suoi lavori più recenti, Sul buon uso del silenzio (2015) e Meglio un cane (2015).

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